Flora e Fauna

Novità 

Dona il tuo 5 x mille a B.-P.Park C.F. 04144011006

La Cambusa e la Tana non sono più disponibili perché in ricostruzione

Per conoscere come raggiungere B.-P.Park a piedi dalla Stazione di Capranica clicca qui

Foto della Commemorazine  di Elio Caruso del 17 Marzo 2019

La natura a B.-P. Park è molto ricca e risente della situazione ambientale della vasta zona delle sorgenti del fiume Mignone, La vegetazione è caratterizzata, nei versanti più asciutti e negli altopiani, dalla presenza dei querceti caducifogli termofili dominati dalla roverella mista, però, ad altre specie arboree che preferiscono ambienti più umidi come cerri, farnie e carpini; per passare a specie propriamente igrofile nei fondovalle dei fossi, con frequenti esempi di vegetazione spontanea in ripresa dopo l'abbandono delle coltivazioni...

fiume Mignone. Le sorgenti presso la vicina Mola di Oriolo

...I boschi sono, quindi, costituiti prevalentemente da roverelle, cerri e qualche farnia, che insieme ad aceri, carpini e ornielli, formano un ricco manto di copertura; nella zona umida dominano le specie palustri e lungo i fossi vi sono salici, salicornie e pioppi...

Roverella. Nell'alto Lazio quando si dice "quercia" ci si riferisce alla roverella. Questa e' infatti la quercia piu' diffusa La pagina inferiore delle foglie e' coperta da una sottile lanugine biancastra che ne facilita il riconoscimento.

Farnia. Questa quercia esige suoli fertili e umidi.Alcuni rari e maestosi esemplari isolati ombreggiano aie e strade poderali. Si riconosce facilmente per essere l'unica quercia con ghiande dotate di picciolo.

Salice. ben riconoscibile per i riflessi argentei delle sue foglie. Le sue radici consolidano i terreni melmosi. Si propaga facilmente e ogni ramo spezzato diviene un potenziale nuovo albero

Acero. Alcuni esemplari superstiti,non più condizionati da potature,hanno riacquistato l'aspetto di piccoli alberi dalla chioma molto espansa.

...Il sottobosco è ricchissimo di piante arbustive, fra le quali molte rosacee (fondamentali per l’alimentazione degli uccelli) come rose canine, biancospini, prugnoli e meli selvatici; non mancano poi, noccioli, cornioli, nespoli e sorbi...

biancospini Questo arbusto, o piccolo albero, adorna le siepi di splendide e precoci fioriture bianche che annunciano la primavera

rose canine I fiori di questa pianta durano pochi giorni, in primavera, il frutto invece persiste per tutto l'inverno ed e' appetito da molti animali selvatici.

prugnoli Le siepi formate da questo arbusto sono le piu' intricate ed insuperabili e i suoi rametti spinosi scoraggiano chi si voglia addentrare. Col frutto, molto aspro, ma appetito dagli uccelli

noccioli Si trova ai margini dei boschi. Nel mese di ottobre si possono raccogliere i suoi frutti: le nocciole; in zona la pianta è diffusamente coltivata

...Essendo in buona parte boscato, il parco è l’habitat ideale per animali di piccola taglia: oltre ai piccoli mammiferi (roditori, leprotti, donnole, ricci, istrici, qualche volpe) e rettili, a B.-P. Park si può osservare la presenza di moltissimi uccelli: passeri, scriccioli, merli, cince, codibugnoli, pettirossi, pendolini, fringuelli, codirossi, picchi, gazze, ghiandaie, cornacchie,cuculi, quaglie, l’upupa e qualche rapace come l’assiolo, la civetta, lo sparviero ecc.Nella bella stagione si può notare la continua e frenetica attività dei suoi variopinti abitatori dal canto vario e armonioso; e si possono ammirare, numerose, le farfalle e le lucciole (insetti sempre più rari!)...
riccio volpe cincia pettirosso
picchio cuculo upupa civetta

...B.-P. Park è ricco di cavità nella roccia, ciò è favorito dalla massiccia presenza di tufo (facilmente scavabile); molte sono le grotte utilizzate sin dal tempo degli etruschi.